Reece Hatfield vive seguendo un’unica regola: non innamorarsi.
Nella sua vita non c’è spazio per un’altra persona né per una storia romantica, dato che è a malapena in grado di gestire la situazione così com’è.
Reece è solo l’ombra dell’uomo che era un tempo e passa le sue giornate a tatuare, anche se l’artista che è in lui vorrebbe avere la possibilità di fare qualcosa di molto diverso.
Avery Moore vive per una cosa soltanto: la danza.
La danza classica è tutto ciò che ha sempre conosciuto ed è tutto ciò per cui ha lavorato senza sosta.
Il corpo di Avery è la sua arte, una tela vivente che affascina Reece sin dal loro primo incontro e… lui desidera lasciare il suo segno su quel corpo, in più di un modo.
Entrambi vivono in mondi diversi, eppure si adattano l’uno all’altra.
Ma basta un attimo affinché tutto si trasformi in caos e Reece non vuole più rischiare, non quando in gioco c’è molto più del suo cuore.
Karmen –
Il Tatuatore Matto ci offre un affresco delicato e umano di due personaggi in cerca di un riscatto.
La storia ruota attorno a Rhys “Reece” Tristan Alan Lloyd Hatfield IV, un uomo segnato dal passato che, dopo essere stato arrestato per vandalismo, lavora come tatuatore presso Wonderland Ink.
Sebbene il suo talento sia evidente nei dipinti che imprime sui corpi, è l’arte sui muri forgiata con la vernice delle bombolette quella che un tempo lo definiva.
Tanto da affibbiargli il soprannome di il Tatuatore Matto in ricordo del suo tag sui muri come “Il Cappellaio”.
Kevin il nome che tutti ricordano. Lui è quello che porta i soldi, il Bianconiglio che attira le folle nel Paese delle Meraviglie. Ultimamente ha cominciato a chiamarmi il Tatuatore Matto, in onore del Cappellaio.
Ma della sua vita, una volta luminosa, è rimasta solo un’ombra: una famiglia che non lo sostiene, un passato che lo tormenta e un futuro incerto.
La sua esistenza sembra una prigione autoimposta, ma quando una giovane ballerina della Juilliard entra dalla porta del Wonderland Ink Avery Nadine Moore, il suo mondo cambia.
L’attrazione tra i due è palpabile, ma il loro rapporto si sviluppa con una lentezza che riflette la necessità di Reece di superare le proprie cicatrici prima di permettere a qualcun altro di accedere al suo cuore.
Il romanzo esplora la difficoltà di essere compresi da chi ci sta intorno, ma anche il coraggio di voler cambiare. Reece è un uomo che ha perso la sua strada, ma attraverso il suo amore per la figlia Lexie e il suo incontro con Avery, si avvia lentamente verso una rinascita.
Tatuare è l’estensione di un’altra persona, un lavoro commissionato, mentre quando dipingo, ci sono solo io. E sono stato prosciugato. Sono vuoto.
Nonostante le sue difficoltà a esprimere apertamente le sue emozioni, Reece è un personaggio che conquista, non solo per il suo lato oscuro, ma anche per la sua vulnerabilità e il suo impegno nei confronti di chi ama.
Avery, d’altro canto, è la figura che rappresenta il sole, la luce, l’innocenza e la purezza.
Ancora non capisco bene. È un po’ come il sole. È luminosa. Calda. Gialla. Sì, è gialla. Non so come altro spiegarlo.
Una ballerina, di danza classica, proveniente da una famiglia benestante e con un futuro promettente davanti a sé, si trova a confrontarsi con un mondo che le è estraneo.
La sua relazione con Reece cresce lentamente, senza forzature, e la sua dolcezza riesce a penetrare le barriere che Reece ha eretto attorno a sé. La loro connessione è autentica, anche se complicata dalla differenza sociale e dai traumi passati.
«Sei entrata tu e ho infranto all’istante ogni regola che avevo.»
La scrittura di JM Darhower, come sempre, è intensa ed evocativa. Il romanzo è interamente raccontato dal punto di vista di Reece, permettendo al lettore di entrare nella sua mente e di comprendere le sue lotte interiori. Sebbene alcune parti possano sembrare lente, questo ritmo cadenzato è essenziale per costruire la tensione emotiva che culmina in un finale che, pur nella sua dolcezza, lascia anche spazio a riflessioni più profonde.
«Non si paga per ammirare l’arte. Si paga per tenersene un pezzo.»
La forza del romanzo risiede proprio nella sua capacità di rivelare, attraverso il silenzio e l’introspezione, quanto possa essere potente un cambiamento, anche il più piccolo.
La storia, pur essendo una “classica” love story tra il ragazzo “cattivo” e la ragazza “perbene”, è molto più di questo.
Lei è una guerriera, cazzo. Una cazzuta ballerina guerriera sulle punte.
La Darhower esplora temi come l’autoaccettazione, il valore della creatività e la ricerca di un’identità che va oltre le aspettative altrui. Reece, seppur un uomo con un passato problematico, è un artista nel cuore e, anche quando non riesce più a dipingere su tela, continua a cercare la sua arte nel mondo che lo circonda. La sua lotta per riappropriarsi della sua creatività e del suo posto nel mondo è uno degli aspetti più emozionanti del libro.
Avery mi è entrata dentro, si è fatta strada nel mio petto e si è intrufolata nel mio cuore senza che avessi nemmeno il tempo di provare a protestare. È un casino. Un casino enorme.
Anche se la relazione tra Reece e Avery può sembrare inizialmente una dinamica da “opposti che si attraggono”, il percorso che li porta a comprendersi e ad amarsi è ben costruito e realistico. Avery, con la sua capacità di entrare nel cuore di Reece senza fretta, diventa, per lui, una fonte di ispirazione e di speranza. La crescita del loro legame è un tema che la Darhower affronta con molta sensibilità, evitando melodrammi inutili e concentrandosi invece su un’introspezione più delicata e autentica.
Mentre non prestavo attenzione, l’amore si è insinuato dentro di me. Sono passato dal fuggire da camere da letto nel cuore della notte a invitare lei nella mia, e non so nemmeno quando e perché è successo. È cominciato tutto con il desiderio di dipingerle il corpo, adesso però… adesso sta cominciando a diventare tutto.
Uno degli aspetti più interessanti del libro è la figura di Reece come padre. La sua relazione con Lexie aggiunge una dimensione unica alla sua persona, mostrandoci un lato più tenero e protettivo che contrasta con la sua immagine di uomo duro e “perso”. Lexie, con la sua energia e la sua innocenza, rappresenta il punto di ancoraggio di Reece, il motivo per cui si alza ogni giorno e cerca di non soccombere alla sua tristezza interiore: alla solitudine.
«Le persone giudicano ancora un libro dalla copertina, Avery. E la storia del tuo libro è bella. Tu sei bella. Il mio, invece, ha solo pagine strappate e scarabocchi che non dovrebbero esserci. Non avvelenare la tua storia con la mia.»
In conclusione, Il tatuatore matto è una lettura emozionante e commovente, che ci parla di arte, redenzione e amore in tutte le sue forme.
Se siete alla ricerca di una storia d’amore che sfidi le convenzioni e parli di cambiamento, di secondi inizi e di speranza, Il tatuatore matto è un libro che vale sicuramente la pena leggere.
«Perché?» «Perché cosa?» «Perché vuoi un tatuaggio?» «Perché voglio qualcosa di mio e adesso so dove trovarlo.» «Dove?» «Con te.» «Hai detto che mi avresti aiutata a trovare ciò che cerco, e lo hai fatto. Voglio quello che c’è dentro di te.»
Buona Lettura.
Un Beso