Armstrong
Mi mordo il labbro inferiore e mi schiarisco la voce.
«Perché?» domanda ancora portando le mani sui fianchi.
«Perché non sapevo cos’altro fare» confesso con un filo di voce.
«E non hai pensato di dirmelo?» incalza furente.
«Io…»
«Perché non mi hai detto nulla? Perché mi hai tenuto all’oscuro di tutto?»
«Tom, io…»
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Collins
«Nathan» esalo, il cuore che batte veloce, le mani sudate.
«Vado a farmi una doccia, okay?»
«Nathan, i-io…» balbetto.
«Ci metto poco, così poi potremo uscire» continua lui.
«Nathan!» urlo.
Lui si ferma, si gira per guardarmi incuriosito.
«Io… Io…»
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Aldrin
«Polpetta, non possiamo farci nulla. Le cose stanno così, che ti piaccia o no. Dovremo stare sempre insieme, da adesso fino alla consegna del montepremi.»
Eh?
«Aspetta… in che senso? I vincitori saranno due?»
«Ma come fai a essere qui? Davvero non hai letto nulla?»
«Senti, la mia vita è complicata, okay? E Polpetta lo dici a tua sorella.»
«È il tuo nickname, come altro dovrei chiamarti?»
